Zio Arcibaldo
Autore:
Lingua:
italiano
Originale:
Oncle Archibald
Do
O voi dentisti, sacrestani,
FaSol7Do Do7
voi profeti, ciarlatani e capi in testa
Fa Mi La-
su zio Arcibaldo non contate, al suo violino rinunciate
Re-Sol7Do Re-Sol7Do
per far festa, per far festa.
Un giorno che uno scippatore
all'orologio un paio d'ore gli ha rubato
lo zio Arcibaldo, guarda a caso, con la morte naso naso
si è trovato, si è trovato.
Costei al pari di una tale
che guadagna lungo il viale il salario,
mentre i clienti si adescava, spudorata sculettava
nel sudario, nel sudario.
Lo zio Arcibaldo nel guardarla
ridendo disse "A chi vuoi darla, sacco d'ossa?
Quelle che vanno bene a me sono prosperose e han di che
far la mossa, far la mossa.
Allor la morte senza più
giocar, la bella saltò sul suo cavallo
brandì la falce e dopo un po' lo zio Arcibaldo diventò
suo vassallo, suo vassallo.
Poichè lui non ne fu contento
lei gli disse "Non sai quanto ti ho amato!
Le nostre nozze, o mio Arcibaldo, eran fissate fin da quando
tu sei nato, tu sei nato".
"Se fra le braccia mi starai
l'eternità tu passerai senza assilli,
più da temere non avrai mafiosi, preti, usurai
e imbecilli, e imbecilli"
"Nessuno ti contesterà,
potrai gridare se ti va, "Viva Mao!"
Se poi l'idea vuoi cambiar potrai allora inneggiar
a Limpiao. a Limpiao".
"Vedrai che tutto cambierà,
nessuno più ti sfrutterà bestialmente,
tutti i complessi perderai ed affanculo manderai
tanta gente, tanta gente".
Lo zio Arcibaldo prese allora
sotto braccio la signora inscheletrita,
e via con lei lui se ne andò e accanto a lei ricominciò
nuova vita, nuova vita.
O voi dentisti, sacrestani,
voi profeti, ciarlatani e capi in testa
su zio Arcibaldo non contate, al suo violino rinunciate
per far festa, per far festa.
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