Latinus ecclesiasticus

Autore: 
Lingua: 
italiano
livornese
Originale: 
Tempête dans un bénitier
Padre nostro che nei cieli stai preti, vescovi e voi cardinali santo papa, famigli curiali il latino noi lo rivogliam! Da che la lingua latina è stata messa in sordina le ricorrenti feste liturgiche non son più taumaturgiche In chiesa quando preghiamo non ci garba l’italiano senza il latino, che cosa tragica, manca quell’aria magica Misteri miracolosi e perché no, dolorosi sono storielle, sono burlette se in latin’ ‘un son dette O Dio padr’ onnipotente, Spirito santo e Gesù in chiesa senza ‘l latino e ‘un ci si vien più| Noi ci appelliamo al Sant’Uffizio certi preti si levano ogni sfizio e la chiesa decade a precipizio il latino noi lo rivogliam! Quando leggendo l’enciclica Giovanni Paolo pontifica dal vaticano parla in romano ma fa un effetto strano e l’ostie nella scansìa san di farina stantìa senza il latino, madonna mia puzza la sacrestia! Vin santo nell’ampollina si trasforma in varichina e son stonate cacofonìe tutte le litanìe O Dio padr’ onnipotente, Spirito santo e Gesù in chiesa senza ‘l latino e ‘un ci si vien più!
Informazioni: 

Traduzione-rielaborazione in vernacolo livornese di Pardo Fornaciari
dal CD “Porci, poveracci e vecchi malvissuti”.

Disclaimer: 

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