I tromboni della celebrità
Autore:
Lingua:
italiano
Originale:
Les trompettes de la renommée
Lam Si7 Mim
Essendo sempre stato un orso antisociale
La7 Rem Sol7 Do
bucolico menavo una vita monacale
Fa Sib Mi7 Lam
per non pagare il prezzo che si deve alla gloria
Rem Lam Si7 Mi7
trattavo il buon alloro come fosse cicoria
Lam Si7 Mim
Ma i buoni consiglieri volevan darmi a bere
La7 Rem Sol7 Do
che la gente che compra ha il diritto di sapere
Fa Sib Mi7 Lam
che le ali della fama vanno anche irrobustite
Rem Lam Mi7 Lam
con delle intimità magari un po' "condite"
Do Mi7
Tromboni della celebrità
Lam Mim Lam
andate a suonare più in là
E stuprando il mio pudore la mia virtù ancestrale
dovrei immolare al dio dell'interesse commerciale
Il modo in cui mi tuffo e in quale posizione
negli ambiti più turpi della fornicazione
Se fosse per la smania d'ogni settimanale
quante presunte sante diverebbero puttane
e quanti gentiluomini che affollano il bel mondo
vorrebbero pagarmi le corna con il piombo
Tromboni della celebrità
andate a suonare più in là
Non ho il physique-du-role per stare in copertina
e non sono il manichino che può stare in vetrina
e non son certo avvezzo a snodarmi i coglioni
se non per le mie donne se non per i dottori
Non è che per specchiarmi tra i fogli dei giornali
possa strimpellar note con i miei genitali
né somigliare a chi li porta come un suo blasone
nel modo con cui il prete porta il santo in processione
Tromboni della celebrità
andate a suonare più in là
La diva dei salotti della televisione
a volte mi concede il suo lato migliore
ed è anche capitato che stando su lei chino
m'abbia lasciato in testa qualche suo ricordino
E dovrei con la scusa di fare anche io notizia
cercar nei rotocalchi un mio Palazzo Venezia
per concionare il pubblico fargli sgranare gli occhi
gridando la contessa m'ha attaccato i pidocchi
Tromboni della celebrità
andate a suonare più in là
Sovente mi ritrovo a dividere il vino
col buon padre Duvall il prete canterino
si parla d'Anarchia o del divino regno
e ognun nella sua lingua lui prega e io bestemmio
dovrei per far parlare qualche illustre giornale
narrare del suo indefesso impegno pastorale
mentre cerca il suo gregge tra monti valli e gonne
tra i pascoli reconditi anche delle mie donne
Tromboni della celebrità
andate a suonare più in là
Chi è la miglior soubrette qual'è il migliore letto
per star su qualche bocca della dea che ne ha cento
e quale grande attrice mi può fare da spalla
sostituendo in foto la mia vecchia chitarra
Venga la stipendiata dal turpe giornalismo
e il suo monte di venere per fargli l'alpinismo
conceda la valletta che tiene al suo futuro
un poco della popolarità del suo bel culo
Tromboni della celebrità
andate a suonare più in là
Ma tu gongoleresti mio caro giornalista
se ti parlassi un giorno del mio vizio pederasta
e avrei le prime pagine secondo il vecchio metro
che non ci sia lettore che mi voglia di dietro
E siamo poi sicuri che tra la brava gente
adusa a dare il culo al miglior offerente
ci sia ancora mercato per il vecchio vizietto
che a parer mio non vale più nemmeno un trafiletto
Tromboni della celebrità
andate a suonare più in là
Avendo ormai sfogliato le mille e una ricetta
per diventare un bravo abituè della gazzetta
non sprecherò più il fiato per dar voce ai tromboni
della celebrità ma tornerò alle mie canzoni
Per chi le vuol sentire ne conosco una morra
sennò posso rimetterle dentro la mia chitarra
ma non pagherò il prezzo che si deve alla gloria
e tratterò l'alloro come fosse cicoria!
Tromboni della celebrità
andate a suonare più in là
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