Canzone per gente anonima

Autore: 
Lingua: 
italiano
Originale: 
Chanson pour l’auvergnat
La- Mi7 Questa canzone è per te, La- per te contadino che senza un perchè, Mi7 hai messo legna nel mio fuoco La- Sol7 Do Mi7 che ormai mi scaldava ben poco! La- Mi7 Tu mi hai voluto riscaldare, La- mentre i borghesi, i benpensanti, Mi7 e quelli che un giorno saran santi La- Sol7 Do volevan vedermi gelare! La7 Fa Sol7 Do Non è gran cosa un ciocco di legno La- Re- Mi7 La- ma tutto il corpo mi scaldò, Mi7 La- e nel mio cuor c'è sempre il segno Fa Mi7 di quello splendido falò! La- Mi7 Tu contadino, quando morrai, La- e col becchino te e andrai, Re7 Sol lui non ti porterà all'inferno Mi7 La- ma dal padreterno. Questa canzone è per te, per te taverniera che senza un perchè mi hai dato un pezzo del tuo pane quel dì che morivo di fame. Tu mi hai offerto da mangiare, mentre i borghesi, i benpensanti, e quelli che un giorno saran santi ridevan del mio digiunare! Non è gran cosa un tozzo di pane ma tutto il corpo mi scaldò e il suo ricordo in me rimane, un gran festino mi sembrò. Tu taverniera, quando morrai, e col becchino te andrai, lui non ti porterà all'inferno ma dal padreterno. Questa canzone è per te, per te sconosciuto che senza un perchè con aria mesta mi hai sorriso mentre ero arrestato e deriso! Tu non provasti alcuna gioia mentre i borghesi, i benpensanti, e quelli che un giorno saran santi per me auspicavano il boia! Non è gran cosa un mesto sorriso, ma tutto il corpo mi scaldò. E mi sentii in paradiso ancor da vivo e mi bastò! Tu sconosciuto, quando morrai, e col becchino te ne andrai, lui non ti porterà all'inferno, ma dal padreterno.
Disclaimer: 

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