La principessa e il menestrello

Autore: 
Lingua: 
italiano
Originale: 
La princesse et le croque-notes
Eccovi qui un giardino incantato, nelle leggende mai raccontato piccolo mondo, splendenti miserie. Solo baracche e nulla di più, e in quanto quelli che vivevan laggiù, eran solo l’elite delle macerie. Solo la crème, ben selezionata, tra tutta la gente, la più disperata. I mendicanti, i relitti di guerra. Tra poveri senza nè arte nè parte, un bel musicista viveva in disparte. Un menestrello con la sua chitarra. E da quel mondo di stracci attirata, era fiorita una piccola fata, tra quella fauna sì strana e sommessa. E qualcuno vedendo il suo dolce riposo, in un letto di foglie verde e sontuoso, così per gioco la chiamò principessa. Ma un dì cupido scagliò la sua freccia e principessa volò tra le braccia del menestrello, ed iniziò a sussurargli un po’ arrossendo, un po’ titubante, “è te che amo, sei tu solamente, e se tu vuoi, lo sai, puoi baciarmi”. “Mia principessa, stai un po’ più distante, non ho per niente la stoffa da amante; tu hai 13 anni, io tre volte, sicuro. Troppa distanza e nessuna intenzione di andare a marcire in una prigione.” “Sarà un segreto, menestrello, lo giuro” “E io ti prego, non insistere ancora, tu non fai per me, e da qualche ora ad una grande, ho già dato il mio cuore.” Così principessa è partita piangendo, il suo bel viso di pianto bagnando, con la sua offesa, con il suo dolore. Ed il menestrello, con buona intenzione, forse a disagio per la situazione, di buon mattino, volò via con la brezza, con il suo carro, la chitarra suonando, dopo molti decenni, di lì ripassando, sentì nel cuore l’antica tristezza.
Disclaimer: 

I diritti di questa traduzione, del testo e della musica sono dei rispettivi autori. Questo sito è senza scopo di lucro o profitto, per maggiori informazioni visualizzare la sezione Credits.

Condividi!